Il criminologo: chi era costui?
SEGNALAZIONE
In televisione si vedono persone che si spacciano per CRIMINOLOGI e danno pareri in trasmissioni, l’albo vieta espressamente di farsi pubblicità con titoli non risconosciuti dallo stato. In Italia la professione di criminologo NON esiste. Non esiste un Ordine dei Criminologi, ma solo una Società Italiana che li raccoglie. Spesso accade di vedere in televisione qualcuno definito tale, ma la professione di costui è sempre un’altra. La criminologia è una scienza onnicomprensiva che, nella realtà di una figura professionale, si basa su conoscenze regresse in qualche ambito specifico. In poche parole, non esiste nessun criminologo: esistono lo psichiatra, lo psicologo, il tossicologo, il grafologo (tanto per citarne alcuni) che si occupano di applicazioni in ambito criminale.
PARERE A CURA DELLA DR.SSA ISABELLA MERZAGORA BETSOS
Quella del criminologo non è una professione tutelata, non esistono un Albo, un Ordine Professionale, un Codice Deontologico o una Commissione Deontologica. E questo -concordo con chi scrive- è certamente un guaio perché in questo modo non pochi improvvisati, quando non ciarlatani, sedicenti esperti possono fregiarsi del titolo e dire asinerie le più varie, tanto più contando sul fatto che la materia è di moda (salvo non sapere neppure esattamente cosa sia, e confonderla con la cronaca nera).
I criminologi però esistono, perché esistono -o meglio: esistevano- Scuole di Specialità, e ancor oggi esistono Master, Corsi di Perfezionamento, Dottorati di Ricerca e quant’altro. In questo senso, quindi, nulla di diverso dai grafologi o dai tossicologi, i quali non hanno titolo di Specialista in senso proprio o Lauree ad hoc.
Soprattutto esiste un corpo di conoscenze serio, strutturato, di lunga e fondata tradizione, che in genere poco ha a che spartire con gli effetti speciali di taluni dei pseudo-esperti mediatici, nei confronti dei quali i criminologi perbene sono i primi ad essere lievemente irritati (è un eufemismo). Per ovvi motivi non farò citazioni bibliografiche precise, ma vi sono pure molti e pregevoli Manuali, si fanno convegni, e sul sito della Società Italiana di Criminologia (www.criminologiaitaliana.it) si trovano le notizie che possono servire a chi voglia saperne di più.
La professione poi è “di nicchia” ma esiste, ed è persino riconosciuta dalla legge, in particolare dall’art. 80 dell’Ordinamento Penitenziario. I criminologi sono inoltre presenti come “esperti” presso il Tribunale della Sorveglianza.
Il fatto che l’Albo degli Psicologi impedisca di farsi pubblicità con titoli non riconosciuti è dunque inapplicabile; naturalmente se chi si qualifica come criminologo ha effettivamente seguito corsi specifici. Occorrerà piuttosto verificare che non si tratti di millantato credito, reso purtroppo più facile proprio dall’attuale mancanza di tutela del titolo e della professionalità, o addirittura che non si sia in presenza di un escamotage per coprire la carenza di qualsiasi titolo e preparazione.
Quanto all’attività forense, certo essere “solo” criminologi non abilita ad effettuare perizie sull’imputabilità o sulla circonvenzione di incapace o sull’affidamento dei figli, per fare qualche esempio, ma, sempre per esempio, potrebbe essere titolo per la valutazione sull’idoneità a fruire di misure alternative alla detenzione, problema appunto squisitamente criminologico. Aggiungerei che comunque chi opera in ambito peritale penale sarebbe bene avesse anche una preparazione criminologica, e non solo psicologica o psichiatrica, poiché il lavoro forense ha particolarità di metodo e di competenze che non possono essere ignorate.
Professore di Criminologia, Sezione di Medicina Legale, Università degli Studi di Milano
27 maggio 2010
Se proprio proprio non potevate fare a meno di copiare pari pari ben quattro frasi da un mio articolo, avreste perlmeno potuto citarmi come fonte, no?
27 maggio 2010
Il fatto che la Crimonologia sia una professione di “nicchia” è, appunto, responsabilità dei criminologi, soprattutto di quelli che dalle loro cattedre poco hanno fatto per difendere la professione, ottenere vantaggi “professionali” e di “status” per i colleghi, anche quelli che non gravitano intorno alle cattedre, bensì stanno nelle sezioni dei vari penitenziari.
Una delusione totale!!
19 luglio 2010
Il fatto che la Crimonologia sia una professione di “nicchia” è, appunto, responsabilità dei criminologi, soprattutto di quelli che dalle loro cattedre poco hanno fatto per difendere la professione, ottenere vantaggi “professionali” e di “status” per i colleghi, anche quelli che non gravitano intorno alle cattedre, bensì stanno nelle sezioni dei vari penitenziari.Una delusione totale!!
+1