Meglio lo psicoterapeuta o lo psicoanalista?
SEGNALAZIONE
http://donna.libero.it/lifestyle/con-chi-ne-potrei-parlare-depressione-ne2528.phtml
A questo indirizzo ho trovato un articolo che riporta una differenziazione inesatta dei ruoli di psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista e psichiatra. In particolare mi riferisco alla differenziazione tra psicoterapeuta e psicoanalista.
Silvia Iesari
TESTO ARTICOLO
Da Libero News, Lifestyle
Con chi ne potrei parlare?
Hai un problema, soffri di insonnia, sei depressa? L’aiuto della tua migliore amica risulta inefficace? Meglio ricorrere a un professionista. Ma è difficile destreggiarsi tra psicologi, psicanalisti e psicoterapeuti…
Ci hai messo mesi prima di stabilire che fare. Ora è fatta: hai deciso di consultare un professionista che ti aiuterà ad affrontare il tuo malessere. Ma ecco che si presenta una nuova difficoltà a cui non avevi ancora pensato. Chi consultare? Come sapere chi fa al caso tuo? A chi bisogna rivolgersi, a uno piscologo, a uno psichiatra, a uno psicolterapeuta o a uno psicanalista? Sembrano domande banali eppure chi un bel giorno ha deciso di affrontare le proprie paure si è ritrovata sempre davanti a questa difficoltà. Forse sarebbe utile, prima di prendere la grande decisione, conoscere chi sono esattamente queste figure professionali, cosa le caratterizzano e quali sono i loro veri terreni di azione. Ecco dunque una piccola guida.
Innazitutto vale la premessa: andare dallo piscologio è una scelta che non nasce in modo naturale. Generalmente se ne sente la necessità quando si scopre che nemmeno la propria rete sociale di coniuge, amici e genitori riescono ad alleviare il profondo senso di malessere che proviamo, ma di cui non riusciamo a individuare né la causa né la soluzione. Ci rendiamo conto che non possiamo andare avanti così e che i soliti consigli “Devi darti una mossa” o “Vedrai che passerà”, magari accompagnati anche da una sentita compassione si rivelano inefficaci quanto esasperanti. Si va dal professionista non soltanto per elaborare un lutto o una separazione ma anche per dei comportamenti, dei blocchi che sembrano non avere causa apprente ma che si ripetono nel tempo. Un supporto psicologico può essere utile non solo per superare con maggior consapevolezza una crisi personale, ma anche per capire meglio la propria realtà familiare o professionale.
Una volta presa la decisione ci si imbatte in un’altra incognita: quale professionista scegliere tra psicologi, psicoterapeuti, psicanalisti e psichiatri? Spesso queste figure non sono molto note e una sola “etichetta” viene erroneamente utilizzata come sinonimo di queste professionalità molto diverse per formazione e settore di intervento. Tentiamo dunque di fare un po’ di chiarezza.
Lo psicologo
Lo psicologo fornisce ai suoi utenti un aiuto basato su colloqui di sostegno, strumenti diagnostici, consulenze, tecniche di rilassamento, ma non “cura”. Non utilizza farmaci come metodologia di lavoro. Ha conseguito una laurea in psicologia.
Lo psicoterapeuta
È quella figura professionale che dopo aver completato i suoi studi di psicologia o medicina ha intrapreso un corso di specializzazione in psicoterapia. L’attività dello psicoterapeuta va quindi più in profondità rispetto a quella dello psicologo, e permette di intervenire sui disagi della persona attraverso l’utilizzo di tecniche che variano a seconda della teoria di riferimento del professionista stesso. Lo psicologo psicotarapeuta laureato in psicologia non può prescrivere farmaci, contrariamente allo psicoterapeuta proveniente dalla carriera medica e che quindi ha una laurea specifica alle spalle.
Lo psichiatra
Questa figura professionale è un laureato in medicina specializzato in psichiatria. Mentre lo psicologo e lo psicoterapeuta prendono in cosiderazione la persona nel suo insieme, lo psichiatra, in quanto medico, prende di mira il disturbo del paziente, secondo i criteri e i metodi della medicina.
Lo psicanalista
Lo psicanalista è un laureato in psicologia o in medicina, che si è specializzato in psicoterapia e che si ispira alla teoria elaborata da Sigmund Freud e dai suoi successori (Adler, Jung, Klein). Inoltre, è una persona che si è sottoposta a sua volta a una analisi personale che gli ha consetito di lavorare sui suoi conflitti non risolti, che potrebbero interferire negativamente con i suoi pazienti.
COMMENTO REDAZIONALE
Questa segnalazione ha acceso una vivace discussione all’interno della nostra redazione: c’è stato chi ha difeso gli autori dell’articolo perché “Non ci sono errori” e comunque “E’ difficile far di meglio in una paginetta”. Altri hanno invece preso la parte della Segnalante: “Non è giusto schiacciare la psicoanalisi sulla psicoterapia”, “Sembra che per fare lo psicoanalista basti farsi un’analisi personale”. “Non c’è il minimo cenno all’esperienza dell’inconscio, che è il motivo fondamentale per cui gli psicoanalisti fanno il loro specifico training; è l’inconscio il cuore della scoperta freudiana”.
Poi c’è stato chi ha rincarato la dose: “Che lo psicologo non curi non mi sembra esatto e può diffondere un’immagine di uno psicologo che serve a poco. Sostegno, così come abilitazione-riabilitazione sono aspetti di cura” e “Se è vero che lo psicoanalista non può essere appiattito sullo psicoterapeuta, vale anche il contrario: molti psicoterapeuti hanno svolto un’analisi personale e inoltre si sottopongono a supervisioni periodiche”.
E, infine: “Dire che lo psicologo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci, contrariamente allo psicoterapeuta proveniente dalla carriera medica, è gratuitamente sminuente: allora si dovrebbe anche dire che né lo psicologo né il medico psicoterapeuti possono per esempio elargire sussidi, a meno che abbiano un mandato dall’Ente erogatore, o fare consulenza legale, a meno che non siano anche avvocati ecc. Comunque quando il medico psicoterapeuta prescrive farmaci non agisce in quanto psicoterapeuta, bensì in quanto medico: attiva la sua doppia professionalità”.
La cosa però che ci ha uniti tutti in una risata è stato notare che l’articolo di è pieno di refusi, ma non di refusi qualsiasi. Sappiamo bene per esperienza quanto sia insidioso il lavoro di correzione delle bozze, e che a volte pur mettendosi di impegno qualche errore sfugge. Ma il redattore dell’articolo ha azzeccato sistematicamente dei lapsus proprio sulle qualifiche professionali di cui intendeva chiarire i ruoli! Non serve essere freudiani ortodossi per sospettare che qualcosa ci ha messo lo zampino, forse una certa confusione a monte o una malcelata antipatia. Noi siamo divertiti a chiederci se lo piscologo sia un parente del pescivendolo o colui che fa terapia ai pesci, se lo psicolterapeuta faccia la terapia alle zucchine, se il piscologio sia un elogio alla grande nazione dei pesci o ai piscicultori e infine, se il famigerato psicanalista sia quello che fa l’analisi ai cani.
Dunque, formulare una definizione differenziale di professioni che hanno campi di competenza ampiamente in sovrapposizione non è cosa facile. Noi stessi ci abbiamo provato, redigendo un Glossario, ma non siamo certi di aver prodotto definizioni perfette. Mettiamo comunque il lavoro delle dottoresse Ginanneschi e Materdomini a disposizione di chi desideri un confronto: LINK
LETTERA ALLA REDAZIONE DI LIBERO.IT :
Gentili Redattori,
il nostro Osservatorio ha ricevuto una segnalazione in merito al vostro articolo “Con chi ne potrei parlare?”.
Potete rinvenire il testo della segnalazione con il nostro commento qui: www.osservatoriopsicologia.com
Saremo felici di dare visibilità a una vostra eventuale replica.
Sperando di svolgere con il nostro lavoro un servizio per il miglioramento della divulgazione scientifica in psicologia, porgiamo i migliori saluti.
La Redazione di OPM
28 febbraio 2010
Credo che il tema sia molto interessante e secondo me, nell’interesse di tutti, utenti in primis e Professionisti poi, abbiano, anzi abbiamo la necessità e il diritto di chiarezza. Debbo dire, senza mezzi termini che in giro c’è molto abusivismo e se qualcuno (Carabinieri dei NAS) ci mette il naso in tanti, ignari o finti tali potrebbero farne le spese. La legge è chiara. La Psicoterapia, come tale, può essere esercitata solo da chi è in possesso della specifica Specializzazione nella Disciplina; è ininfluente se si ha l’iscrizone all’Ordine dei Medici oppure all’Ordine degli Psicologi. Lo Psicoanalista, in Italia non può esercitare l’attività di Psicoterapia se non ha la Specializzazione in Psicoterapia. Mi sembra chiaro, o no? Grazie dell’opportunità.
9 marzo 2010
Per completezza d’informazione vorrei solo ricordare che all’interno dell’albo degli psicologi c’è la duplice funzione di psicologo e di psicologo psicoterapeuta. Per entrambe le categorie la legge 56 ha a suo tempo previsto numerose deroghe per i primi iscritti, per cui ci possono essere psicologi non laureati in psicologia e psicoterapeuti non specializzati, entrambi regolarmente iscritti all’albo e dunque abilitati alla rispettiva professione. Sotto il profilo formale l’importante è dunque essere iscritti all’Albo.